Basandosi sull’uso massiccio della nuova tecnologia, il presidente Xi Jinping è riuscito a imporre un modello sociale in Cina basato sul controllo delle notizie e delle informazioni e sulla sorveglianza online dei suoi cittadini. Allo stesso tempo, ha cercato di esportare questo modello oppressivo promuovendo un “nuovo ordine mediatico mondiale” sotto l’influenza della Cina. I media statali e di proprietà privata della Cina sono ora sotto stretto controllo del Partito Comunista mentre i giornalisti stranieri che cercano di lavorare in Cina stanno incontrando sempre più ostacoli sul campo. Più di 60 giornalisti e blogger sono attualmente detenuti in condizioni che rappresentano una minaccia per le loro vite. Liu Xiaobo, premio Nobel per la pace e vincitore del premio per la libertà di stampa RSF, e Yang Tongyan, un blogger dissidente, sono entrambi morti nel 2017 da tumori che non sono stati curati mentre erano detenuti.
Controllo ancora più stretto sulla stampa
Controllo ancora più stretto
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