TIBET: una nazione che nel XXI secolo, continua ad essere occupata 5

TIBET: UNA NAZIONE CHE, NEL XXI SECOLO, CONTINUA A ESSERE MILITARMENTE OCCUPATA DA UN PAESE STRANIERO

Il Tibet rilasciava regolari passaporti riconosciuti da tutti i paesi del mondo.
Qui riprodotto è il passaporto rilasciato a Tsepon Shakabpa nel 1947 dal “Kashag”, il Governo tibetano.
Vi si legge: “Il latore della presente, Tsepon Shakabpa, Capo del Dipartimento delle Finanze del Governo tibetano, viene inviato da questo governo in Cina, negli Stati Uniti d’America, nel Regno Unito e in altri Paesi per esplorare la possibilità di intraprendere scambi commerciali tra il Tibet e i suddetti Paesi. Saremo pertanto grati…”.
Il passaporto è datato: Lhasa, il 26° giorno dell’ottavo mese del Maiale di Fuoco e cioè il 10 ottobre 1947.
Si tratta di un documento storico importante.
Dimostra che il Tibet, prima dell’occupazione militare del paese da parte della Repubblica popolare cinese, era una nazione indipendente e come tale era riconosciuto dagli altri paesi del mondo (Cina compresa).
Il governo tibetano fece richiesta di visti per Tsepon Shakabpa in quanto “Capo del dipartimento delle Finanze”. I vari paesi, così come vuole la prassi diplomatica, gli concessero il visto gratuito in quanto si trattava di un alto funzionario di un paese straniero. E’ così che si legge “cortesia diplomatica” vicino al visto italiano che venne concesso dal Consolato Generale d’Italia di New York il 3 dicembre 1948. E’ il visto numero 20611. Shakabpa entrò in Italia il 15 dicembre 1948 come prova il timbro apposto al visto d’ingresso dove si legge: “Domodossola Valico Ferroviario 3. Entrata. 15.12.48”.
[Dunque, nel 1948, la Repubblica italiana – “questa” nostra Repubblica – riconosceva il Tibet come nazione indipendente. Poi cosa è successo?].

Il Tibet rilasciava regolari passaporti riconosciuti da tutti i paesi del mondo.
Qui riprodotto è il passaporto rilasciato a Tsepon Shakabpa nel 1947 dal “Kashag”, il Governo tibetano.
Vi si legge: “Il latore della presente, Tsepon Shakabpa, Capo del Dipartimento delle Finanze del Governo tibetano, viene inviato da questo governo in Cina, negli Stati Uniti d’America, nel Regno Unito e in altri Paesi per esplorare la possibilità di intraprendere scambi commerciali tra il Tibet e i suddetti Paesi. Saremo pertanto grati…”.
Il passaporto è datato: Lhasa, il 26° giorno dell’ottavo mese del Maiale di Fuoco e cioè il 10 ottobre 1947.
Si tratta di un documento storico importante.
Dimostra che il Tibet, prima dell’occupazione militare del paese da parte della Repubblica popolare cinese, era una nazione indipendente e come tale era riconosciuto dagli altri paesi del mondo (Cina compresa).
Il governo tibetano fece richiesta di visti per Tsepon Shakabpa in quanto “Capo del dipartimento delle Finanze”. I vari paesi, così come vuole la prassi diplomatica, gli concessero il visto gratuito in quanto si trattava di un alto funzionario di un paese straniero. E’ così che si legge “cortesia diplomatica” vicino al visto italiano che venne concesso dal Consolato Generale d’Italia di New York il 3 dicembre 1948. E’ il visto numero 20611. Shakabpa entrò in Italia il 15 dicembre 1948 come prova il timbro apposto al visto d’ingresso dove si legge: “Domodossola Valico Ferroviario 3. Entrata. 15.12.48”.
[Dunque, nel 1948, la Repubblica italiana – “questa” nostra Repubblica – riconosceva il Tibet come nazione indipendente. Poi cosa è successo?].

Carlo Buldrini 29 settembre 2018