10 marzo 2024. Anniversario dell’insurrezione del popolo tibetano e dell’esilio del Dalai Lama.

Sono passati 65 anni e se il Dalai Lama e il popolo tibetano non possono scordare questo giorno, la comunità internazionale sta invece dimenticando la causa del popolo tibetano.

Per non dimenticare – foto Bepi Pinter

Sono giorni difficili per tutti quelli che hanno a cuore la pace e il rispetto dei diritti umani e sono
giorni difficili per tutte le minoranze.
Questo è un tempo dominato dai nazionalismi, dai fondamentalismi religiosi e dal disprezzo per la
vita umana.
Le minoranze etniche, religiose e politiche non hanno la possibilità di esprimersi e di difendere i
propri diritti. Il mondo conosce solo la logica della guerra e dell’uso delle armi, si costruiscono muri
e si respingono i migranti che scappano da guerre e miserie.
Non so nemmeno se oggi il Dalai Lama e i tibetani verrebbero accolti dall’India.
Gli Stati si preoccupano dei loro interessi e calpestano quelli delle minoranze, e la repressione è
ancora più dura nei paesi totalitari come la Cina.
Anche per il popolo tibetano sono giorni difficili perché la causa tibetana non trova spazio
nell’agenda internazionale.
Ma come ci insegna il Dalai Lama non abbiamo il diritto di rinunciare a combattere per i diritti dei
tibetani e di tutte le minoranze, e non dobbiamo farci prendere dallo sconforto.
C’è sempre la speranza.
Dobbiamo rilanciare il nostro impegno, non solo la testimonianza, non solo
l’espressione di una cultura e di una spiritualità che sono preziose per l’umanità, dobbiamo
impegnarci di più politicamente, avere più coraggio e alzare la nostra voce.
Noi europei abbiamo una grande responsabilità perché abbiamo dato vita al colonialismo e perché il nostro sistema capitalistico sta portando l’umanità alla sua distruzione.
Allora l’insegnamento del Dalai Lama, il rispetto per la vita, per la natura e per l’ambiente e la
cultura non violenta del popolo tibetano sono il nostro contributo e sono fondamentali se li
leghiamo ad un impegno per rivedere questo sistema economico ingiusto e distruttivo del pianeta.
Il mondo si chiede se avrà un futuro, noi possiamo aiutare il mondo a costruirlo iniziando proprio
dalla conservazione del tesoro rappresentato dal popolo tibetano.

Roberto Pinter presidente di Trentino for Tibet Odv